Storyboard di una plastigrafia
Come si realizza una plastigrafia? Ve lo raccontiamo attraverso i vari passaggi eseguiti nella realizzazione della plastigrafia delle Valli del Bitto di Albaredo.
Per prima cosa, dopo aver definito l’area che dovrà essere rappresentata, bisogna realizzare le fotografie dalla giusta visuale. Quindi zaino i spalla siamo partiti verso il Pizzo Berro per le riprese fotografiche d’insieme.
Assemblati i vari scatti, si inizia la composizione della plastigrafia. Per mostrare al committente la vista d’insieme realizziamo prima uno schizzo veloce con i principali itinerari e toponimi. Quindi si parte con il lavoro vero e proprio, disegnando la base a china, che poi verrà scansionata e colorata in photoshop con la tavoletta grafica.
Terminato il lavoro di riproduzione si passa alla fase dove l’immagine viene arricchita da toponomastica, sentieristica e da tutte le informazioni che saranno ritenute importanti per lo scopo che ci si prefigge di raggiungere: la massima diffusione attraverso una comunicazione multi-level basata su cartellonistica, depliant, brochure e strumenti web. In questo esempio la stessa base plastigrafica è stata elaborata per mostrare lo stesso paesaggio in diverse stagioni.
Le plastigrafie hanno la capacità di essere comprensibili da tutti, poiché facilitano la lettura del territorio. Il pubblico le percepisce come una sorta di dipinto e quindi non è più una carta tecnica da interpretare, ma una rappresentazione verosimile dell’area.